È in arrivo la stagione fredda con l’abbassamento delle temperature e in questo periodo, per milioni di italiani, inizia la stagione del riscaldamento domestico.
C’è chi utilizza le stufe a pellet o a legna, i camini, ma le soluzioni più veloci rimangono sempre termosifoni o climatizzatori.
Con i rincari energetici, saliti vertiginosamente, organizzare bene come riscaldare la casa è importantissimo per non rischiare di ritrovarsi bollette salatissime.
La domanda resta sempre la stessa, ma quest’anno, più che mai, abbiamo la necessità di una risposta concreta: è più conveniente il condizionatore o i termosifoni per riscaldarsi?
Condizionatori e termosifoni: come funzionano?
Sono entrambi sistemi molto in voga per riscaldare l’ambiente domestico in autunno e inverno.
Il climatizzatore utilizza e consuma energia elettrica, mentre i termosifoni collegati alla caldaia consumano gas metano o gpl.
I moderni climatizzatori hanno ormai tutti la tecnologia inverter: un sistema intelligente e ottimizzato che permette una prestazione sempre eccellente con il minimo utilizzo di energia. Una volta raggiunta la temperatura ottimale infatti il motore rallenta funzionando a bassi regimi e quindi risparmiando corrente elettrica.
Inoltre in inverno grazie alla pompa di calore è possibile riscaldare l’ambiente in modo rapido.
Questo è infatti un primo punto di forza dei climatizzatori, il fatto di avere una capacità di riscaldamento più rapida rispetto ai termosifoni.
Sul loro rendimento incide molto anche la temperatura esterna. Se è mite, quindi stabile in un range tra i 10 e i 20 gradi come in autunno, riescono a essere molto efficaci con standard ben più alti rispetto a una caldaia.
Per questo motivo nei periodi autunnali come ottobre, novembre, ma anche nelle prime fasi della primavera marzo-aprile, riscaldarsi con un climatizzatore risulta più conveniente rispetto ai termosifoni.
Riscaldamento con il climatizzatore in autunno.
In questo periodo dell’anno dove le temperature sono miti nelle ore più calde della giornata salvo poi scendere di sera e al mattino presto, dare precedenza al climatizzatore è più conveniente. Anziché tenere acceso l’impianto di riscaldamento con termosifoni tutto il giorno, con i climatizzatori basterà tenerli accesi sono nelle precise fasce orarie in cui ne abbiamo bisogno. Dato che la temperatura esterna è ottimale per sfruttare il riscaldamento dei climatizzatori con la massima efficienza, sarebbe davvero un peccato non farlo.
La convenienza possiamo notarla anche in base ai consumi. Ipotizziamo di dover scaldare un appartamento composto da 4 locali nei mesi in cui non fa ancora freddo pungente come ottobre, marzo e aprile. Farlo con una caldaia e i termosifoni saranno necessari circa 360 metri cubi di gas che con i prezzi attuali equivalgono a circa 400€.
Un climatizzatore acceso solo alcune ore al giorno può arrivare a consumare in questi 3 mesi circa 250 kWh che equivalgono attualmente a 125€ circa.
Non c’è dubbio quindi sulla convenienza nei consumi.
E in inverno?
Anche in inverno la scelta del climatizzatore può risultare conveniente ma con le dovute precisazioni. Tra i pro dei condizionatori c’è quello di far raggiungere la temperatura ottimale della stanza in modo molto più veloce rispetto ai termosifoni.
Di conseguenza può essere usato a intermittenza risparmiando rispetto a un impianto a gas che dovrebbe restare acceso molte ore per mantenere la temperatura costante. Molto dipende anche dalla grandezza della casa. Se l’ambiente da scaldare è piccolo, allora non ci sono dubbi che il climatizzatore rappresenta la scelta migliore anche d’inverno.
Se invece l’ambiente è grande, magari con più di un climatizzatore acceso, bisognerà fare una corretta stima dei consumi e valutare l’alternanza di utilizzo per ottimizzare al massimo il rapporto calore/consumi.
In entrambi i casi quest’anno dati i rincari, riscaldarsi con intelligenza è quanto mai d’obbligo.